Parliamo di RIMUGINIO 🤯
Il rimuginio è una forma di preoccupazione ripetitiva e negativa. Spesso si tratta di un'attività spontanea che intensifica i pensieri attorno ad uno specifico evento o ad una particolare idea.
Il rimuginio si definisce patologico quando diviene:
- Pervasivo
- Incontrollabile
Una delle motivazioni principali alla base del rimuginio è la credenza che pensare MOLTO a un problema sia il modo principale per risolverlo.Seguire insistentemente questa indicazione può portare a diverse ore di analisi della situazione che si vuole risolvere. Considerare tutti gli aspetti della situazione sembra essere l’unico metodo per venirne a capo: ogni altra strategia scompare, sovrastata dal volume di questo stile di pensiero pervasivo.
IL RIMUGINIO È COMUNE A TUTTI E NON È PER FORZA PATOLOGICO!
Ci si ammala di rimuginio quando ci si immerge in un vortice di pensieri che non sembra avere via d’uscita. È tipico dei disturbi d'ansia, ma è comune in molti altri disturbi come depressione, disturbi alimentari e di personalità .
Abbiamo 5 categorie di rimuginio:
- Ansioso
- Depressivo
- Rabbioso
- Desiderante
- Intrusivo
È quindi possibile rimuginare su situazioni totalmente diverse, ma con la stessa modalità : si parte da una prima domanda o da una constatazione e ci si muove attorno ad essa. La si circonda con dubbi, domande e ipotesi sempre più astratti e difficili da gestire, sempre più lontani dal problema di partenza.
Il RIMUGINIO ANSIOSO è caratterizzato da preoccupazioni e incertezze rispetto a qualcosa che potrebbe accadere, che si traduce in domande di questo tipo: "Cosa mi aspetterà se non rispetto la scadenza?", "Cosa succederà domani al lavoro?", "Come reagiranno domani i colleghi?".
Il RIMUGINIO DEPRESSIVO è definito anche RUMINAZIONE, poichè è incentrato su un evento passato o su uno stato emotivo spiacevole che si vive di conseguenza.
Le domande che ci si pone in questo caso possono essere: "Com'è possibile che ieri sera sia finita in questo modo?", "Com'è possibile che ancora mi senta così male?".
Il RIMUGINIO RABBIOSO è definibile anche come RUMINAZIONE RABBIOSA: riesamina un evento passato verso cui si ritiene di avere subito un'ingiustizia, cercando di identificare colpe altrui o proprie ("Non posso credere che si sia comportato così con me", "Ma come ho potuto permettergli di farlo?").
Il RIMUGINIO DESIDERANTE è l'incessante pensiero rivolto a ciò che si vuole avere, volto a cerare di anticipare la gratificazione: "Il vestito di ieri in vetrina non mi passa per la testa", "Potrei andare a provarlo o cercarlo su internet", "Forse riesco a trovare dei siti dove lo vendono a meno".
Il RIMUGINIO INTRUSIVO si traduce in un tentativo di gestire e combattere il flusso dei pensieri che non ci piacciono: "Come ho potuto pensarla in quel modo?", "Solo le cattive persone la penano così", "Potrei essere una cattiva persona, come posso dimostrare di non esserlo?"
Qual è il primo passo per combattere il rimuginio?
Riuscire a convincersi che il rimuginio è un processo mentale CONTROLLABILE!
E voi? Quanto rimuginate? 🤔
E. 🌻