Cosa dire sull'ansia e sulla paura?
Intanto ci terrei a distinguerle: studi in letteratura ci suggeriscono che l'ansia sia funzionalmente diversa dalla paura.
Secondo uno studio riferito alle espressioni del viso, l'espressione di un volto ansioso sarebbe funzionale ad una scansione dell'ambiente in cui l'individuo è immerso, alla ricerca di un rischio imminente, ma non esplicito. Questo ci suggerisce che l'espressione dovuta all'ansia serva a raccogliere maggiori informazioni e conoscenza dell'ambiente attraverso l'espansione del campo visivo e uditivo. L'espressione relativa alla paura invece sembra ricondurre a quelle situazioni in cui il pericolo è chiaramente noto e definito.
Come per tutte le emozioni, anche in questo caso queste reazioni sembrano avere una componente sociale, oltre che funzionale; ci consentono infatti di comunicare agli altri il nostro stato emotivo.
(Riferimenti: https://www.apa.org/pubs/journals/psp/index)
Vediamole nel dettaglio.
La paura si definisce come la percezione di minaccia per uno scopo.
L'ansia dispone l'individuo ad organizzare una risposta per evitare il pericolo, attraverso l'evitamento o il controllo.
La paura dispone invece l'individuo ad organizzare una risposta di attacco-fuga; abbiamo tre possibili reazioni a questo tipo di emozione:
1. Fuga
2. Freezing
3. Attacco
Come tutte le emozioni, anche ansia e paura sono funzionali nella misura in cui ci predispongono all'azione/reazione; diventano disfunzionali se decontestualizzate.
Un'ulteriore informazione che vorrei approfondire con voi riguarda il fatto che ogni emozione possiede dei correlati fisici. Di conseguenza, quando proviamo, in questo caso ansia o paura, se ci fermiamo ad osservarci, ci rendiamo conto di quanto fisiche siano le emozioni.
Questo tipo di emozione porta con sé dei correlati fisici particolarmente fastidiosi:
- aumento della pressione arteriosa
- aumento della frequenza cardiaca
- sudorazione e piloerezione
- dilatazione pupillare
- fastidi gastrointestinali
E. 🌻